Trofeo Anna Caroli 1985
premi e riconoscimenti
Rassegna Anna Caroli
1985
IL SECOLO XIX
Rassegna teatro dialettale
Questi i premi della «Caroli'85»
GENOVA – L'edizione 1985 della Rassegna Anna Caroli non ha assegnato il trofeo, ma ha attribuito vari significativi riconoscimenti. Questo, in senitei, l'esito del quinto appuntamento con l'iniziativa volta a ridar fiato al teatro in dialetto genovese. E' già un dato in qualche modo indicativo che gli organizzatori abbiano deciso di trasformare la rassegna da annuale in biennale, proprio perché è apparso ormai chiaro che la novità e qualità della produzione richiedono un maggior respiro di tempo che non l'arco di dodici mesi.
Il risultato della quinta edizione, insomma, ha confermato un dato di fatto già perfettamente individuato. Ma vediamo in dettaglio.
La Giuria, come dice il verbale susseguente alla riunione di mercoledì, « consapevole delle finalità inovatrici della rassegna Anna Caroli, non ravvisando in nessuna delle tre opere finaliste della 5.a edizione caratteristiche di assoluta novità espresse in forma drammaturgica compiutamente realizzata, decide di non assegnare il trofeo. Riconoscendo però – è sempre la giunta che parla – l'impegno e la passione creativa dei tre autori, che si segnalano comunque per la loro costante attività, assegna ex æquo una targa ricordo a Enrico Berio, Battistina Rambelli, Enrico Scaravelli».
Le caravelle d'oro per la migliore attrice è stata assegnata a Santa Grattarola, il genovino per il migliore attore a Mario Dighero (che è così al suo secondo genovino nell'album della rassegna Caroli). I due hanno recitato insieme in «E rostie sotto a çenie» di Scaravelli,
Sono stati inoltre attribuiti due premi speciali per attori non protagonisti per ricordare accantoad Anna Caroli, altre figure benemerite del teatro in dialetto genovese: uno, la targa in ricordo Jole Gardini è andato a Ebe Bertorello ( per la sua interpretazione in «Viaggio a-e Seychelle»), uno, la targa in ricordo di Pier Carlo Berretta, è andato a Pier Luigi De Fraia ( per la sua singolare e precisa coloritura dialettale in «E rostie sotto a çenie»).
Una medaglia è stata assegnata al M.o Giuseppe Lertora per le musiche de «L'ostaia do gatto.»